Gli studenti suonano, i docenti cantano nell’evento “Ad Auschwitz c’era un’orchestra”
Proseguono gli appuntamenti culturali della Settimana della Memoria, organizzati dal Comune in collaborazione con l’Istituto comprensivo "Il Principe"
02 Febbraio 2023
3 min
Descrizione
Al Teatro Niccolini domenica 5 febbraio alle ore 17.30 andrà in scena lo spettacolo “Ad Auschwitz c’era un’orchestra” con la classe della 2E, l’Orchestra delle classi 3E e 3F e il coro dei docenti, diretto dal maestro Stefano Cencetti
SAN CASCIANO IN VAL DI PESA, 2 febbraio 2023
Libri, teatro, musica, canto. Per la comunità sancascianese ogni strumento espressivo, ogni linguaggio culturale è utile e necessario a dare voce e spazio alla cultura della memoria. Nell’ambito del programma di eventi legati alla Settimana della Memoria, promosso e organizzato dal Comune di San Casciano in Val di Pesa, si moltiplicano le opportunità per non dimenticare l’orrore del passato, ricordare le innumerevoli vittime dell’Olocausto e condividere con le nuove generazioni l’importanza di impegnarsi quotidianamente per contrastare le intolleranze e ogni forma di negazione dei diritti umani.
Gli eventi dedicati alla Giornata della Memoria proseguono al Teatro Niccolini domani, in versione matinée, riservata agli studenti, e domenica 5 febbraio alle ore 17.30 con ingresso aperto alla cittadinanza. Studenti e docenti, musicisti e cantanti sono i protagonisti del bellissimo spettacolo “Ad Auschwitz c’era un’orchestra” che andrà in scena con la classe della 2E, coordinata dalla professoressa Isabella Distinto e l’Orchestra delle classi 3E e 3F. L’evento prevede anche il coinvolgimento del coro dei docenti e delle docenti, diretto dal maestro Stefano Cencetti.
L’iniziativa è ideata da Paola Malacarne, presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di San Casciano in val di Pesa. Lo spettacolo propone un libero adattamento da Sursis pour l’orchestre di Fania Fénelon, su drammaturgia e regia di Tiziana Giuliani.
Fania Goldstein, cantante e pianista, nata a Parigi da padre ebreo e madre francese, attiva nella Resistenza francese dal 1940, fu catturata e deportata nel ’44 ad Auschwitz dove entrò a far parte dell’orchestra allestita dalle SS. Assunse lo pseudonimo di Fania Fénelon dopo la guerra.
Un esempio dell’impegno civile che si realizza attraverso la scrittura drammaturgica è dato dal lavoro artistico, premiato con vari riconoscimenti di prestigio nazionale, di Tiziana Giuliani, fiorentina di nascita, sancascianese di adozione, autrice teatrale, attrice e regista, da tanti anni impegnata nell’attività di formazione artistica rivolta ai giovani. In questi giorni, in occasione della celebrazione della giornata della Memoria che il Comune, in collaborazione con l’Istituto comprensivo "Il Principe", ha trasformato in un carnet di iniziative che ha coinvolto gli studenti nelle scuole e negli spazi pubblici, è andato in scena lo spettacolo “Via Roma, 34. Il gioco interrotto. Storia di una famiglia: I Modigliani 1943-1944”.
Il racconto teatrale in musica di e con Tiziana Giuliani, liberamente ispirato alla vicenda della famiglia Modigliani tra San Casciano e Firenze 1943-1944 si lega alle due pietre di inciampo che il Comune di San Casciano in Val di Pesa, il primo della provincia fiorentina, fece incorporare nel 2018 nel selciato stradale di via Roma al numero civico 34, per ricordare le vite spezzate degli ebrei Giacomo Modigliani (nato nel 1891) e Paolo Sternfeld, residenti a San Casciano.
Il testo teatrale ha conquistato il Premio Giacomo Matteotti 2019, indetto dal Governo, per la sezione opere letterarie e teatrali.
Ed è stato assegnato all’artista toscana per la stesura di un’opera che illustra gli ideali di fratellanza tra i popoli, di libertà e giustizia sociale che hanno ispirato la vita di Giacomo Matteotti. L’opera, nata da un percorso di ricerche e approfondimenti svolto da Tiziana Giuliani, è diventata anche una pubblicazione.
Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO
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