Il Comune di Barberino Tavarnelle riscopre origini, storie e luoghi natali di Maffeo Vincenzo Barberini
A 400 anni dall’elezione di Papa Urbano VIII
31 Ottobre 2023
9 min
Descrizione
Il Sindaco David Baroncelli: “celebriamo l’importante ricorrenza con un inedito progetto culturale per l’approfondimento e la valorizzazione di questo illustre personaggio che passò alla storia come il pontefice del Barocco, mecenate del rinnovamento architettonico, culturale e artistico di Roma”
Barberino Tavarnelle, 31 ottobre 2023
Fu casa 'Tafania', nella campagna di Barberino Val d’Elsa, a dargli i natali nel 1568.
Maffeo Vincenzo Barberini, eletto papa con il nome di Urbano VIII nel 1623, nacque ‘tafano’, simbolo araldico della famiglia Barberini, ma evolve e passò ai posteri come ‘ape’.
Da figlio di sarti e mercanti di stoffe a uomo di grande intuito e cultura, in grado di attuare una profonda opera di rinnovamento architettonico, culturale e artistico nella capitale.
Un barberinese scaltro che per nascondere le proprie umili origini arrivò a modificare gli stemmi di famiglia intervenendo e rimuovendo i simboli araldici, trasformando i tafani, ritenuti insetti comuni e fastidiosi, in operose e nobili api.
La vita, i ruoli, le curiosità, le origini di uno dei personaggi più carismatici, vissuti a cavallo tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, si riscoprono in un nuovo percorso di studi, approfondimenti, conferenze e itinerari storico-turistico e culturali progettato e realizzato dal Comune di Barberino Tavarnelle, che ha aderito al Comitato nazionale per le celebrazioni del quarto centenario dell’elezione di Papa Urbano VIII.
Capo della Chiesa di ferrea volontà, Papa Urbano VIII ripristinò le funzioni dell'Inquisizione e condannò Galileo Galilei e le sue teorie eliocentriche.
Il pontefice, uomo colto, poeta, scrittore e amante dell'arte, lasciò traccia di sé come uno dei più grandi mecenati della storia, innovatore del Barocco, estimatore e committente di Carlo Maderno, Gian Lorenzo Bernini, Nicolas Poussin e Claude Lorrain fra i tanti altri artisti dell'epoca.
Intorno al processo di valorizzazione del pontefice, figura di rilievo nazionale e internazionale, si è costituita un’importante sinergia istituzionale. Si tratta del Comitato Nazionale per le celebrazioni del IV centenario dell’elezione papale di Urbano VIII (1623-2023), istituito con D.M. della Cultura n. 84 del 20/02/2023, promosso da istituzioni private e pubbliche. Ne fanno parte appunto il Comune di Barberino Tavarnelle (Fi), l’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose (Firenze), il Museo Galileo (Firenze), i Medici Archive Project (Firenze), l’Accademia della Crusca (Firenze), la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini (Roma), l’Istituto Nazionale di Studi Romani (Roma).
Papa Urbano VIII, attivo in vari ambiti, dalle arti alla letteratura, dalla storia alla scienza, dalla diplomazia alla lingua, è vissuto in un’epoca di aspri conflitti confessionali, di guerre, di censura e repressione del dissenso, ma anche di straordinaria fioritura delle arti e della lingua italiana.
Per questa ragione il pontefice riveste un ruolo centrale per la comprensione del Seicento, non solo italiano ed europeo, ma anche globale.
AUTUNNO BARBERINIANO
“Autunno Barberiniano” è la prima edizione di un ciclo di conferenze che si snoda tra Firenze e Barberino Val d’Elsa, in programma dal 3 novembre al 4 dicembre 2023, con cui si apre ufficialmente il programma nazionale degli eventi previsti in occasione delle Celebrazioni del quarto centenario dell'elezione al Papati di Urbano VIII.
L’occasione per conoscere e creare nuovi spunti di riflessione e studio sulle vicende storiche che ripercorrono il cammino personale e religioso del papa e della sua famiglia è data da un calendario di sette incontri pubblici.
L’evento inaugurale della rassegna, previsto per venerdì 3 novembre alle ore 18.00 presso l’Istituto Sangalli di Firenze, è affidato alla conferenza del prof. Maurizio Sangalli dell’Università per Stranieri di Siena che interverrà sul tema “Avere dei santi in paradiso serve (anche) ai papi: la politica della santità sotto il pontificato di Urbano VIII (1623-1644)”.
A Barberino Val d’Elsa, luogo natale di Maffeo Vincenzo Barberini, lunedì 6 novembre alle ore 18.00 si terrà nella Sala Consiliare del palazzo comunale (via Cassia) la conferenza “Papa Urbano VIII: le origini valdelsane dei Barberini” con il dott. Giulio Cretti dell’Università di Firenze e Siena, in collaborazione con il Centro Studi Storici Chiantigiani Aps, San Casciano Val di Pesa.
Martedì 14 novembre alle ore 18.00 sarà la Casa della Cultura “Alda Merini” ad ospitare la prof.ssa Irene Fosi della Società Romana di Storia Patria che offrirà un focus sul tema “I Barberini: da Firenze, a Roma, all’Europa”.
Giovedì 16 novembre alle ore 18.00 sarà la volta del dott. Davide Boerio di Medici Archive Project, il cui contributo verterà su “Media e fake news all’epoca di Urbano VIII”. L’iniziativa si terrà nell’omonima sede fiorentina (Medici Archive Project).
Il prof. Tomaso Montanari dell’Università per Stranieri di Siena è il protagonista della conferenza in programma lunedì 20 novembre alle ore 18.00 negli spazi della biblioteca comunale di Barberino Val d’Elsa la Casa della Cultura “Alda Merini”. L’intervento sarà attraversato dal filo conduttore “Principio di secolo novo: Urbano VIII e la nascita del barocco”.
Lunedì 27 novembre alle ore 18.00 la biblioteca di Barberino Val d’Elsa pone al centro la conferenza “Urbano VIII e Galileo” a cura del prof. Massimo Bucciantini dell’Università degli studi di Siena.
La rassegna culturale si conclude lunedì 4 dicembre alle ore 18.00 presso il Museo Galileo di Firenze con l’intervento della prof.ssa Lucinda Spera dell’Università per Stranieri di Siena incentrato sull’argomento “Storia di un’inimicizia: Urbano VIII e Ferrante Pallavicino, flagello dei Barberini”. Ingresso libero.
“Autunno Barberiniano” è un evento patrocinato dalla Regione Toscana, realizzato con il contributo del Comune di Barberino Tavarnelle in collaborazione con l’Istituto Sangalli, Medici Archive Project e il Museo Galileo.
L’iniziativa è stata presentata presso la sala stampa della Camera dei Deputati di Roma da David Baroncelli, Sindaco del Comune di Barberino Tavarnelle, dal Prof. Massimo Carlo Giannini, Università degli Studi di Teramo, coordinatore Comitato nazionale delle celebrazioni barberiniane, dalla Dott.ssa Flaminia Gennari Santori, Direttrice Gallerie Nazionali Barberini Corsini, dalla Prof.ssa Irene Fosi, Società Romana di Storia Patria, dal Prof. Gaetano Platania, Presidente Istituto Nazionale Studi Romani e dal dott. Giulio Cretti, Università degli Studi di Firenze e Siena e dalla dott.ssa Irene Manzi, Capogruppo Partito Democratico commissione cultura Camera dei deputati.
Hanno preso parte alla presentazione romana anche il Vicesindaco Roberto Fontani, il Presidente del Consiglio comunale Alberto Marini, i Presidenti delle Pro Loco di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa Tiberio Corsi e Giancarlo Nutini, il fotografo Mario Forconi.
Si ringrazia per la partecipazione Il Gazzettino del Chianti e delle colline fiorentine.
I LUOGHI DI MAFFEO VINCENZO BARBERINI
Il Comune di Barberino Tavarnelle ha costruito un itinerario tra Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa attraverso i luoghi, gli edifici, gli stemmi, i simboli che ricostruiscono le vicende storiche dell’antica famiglia e il ruolo preponderante di Maffeo Vincenzo nell’albero genealogico dei Barberini.
Quattro sono i luoghi individuati dall’amministrazione comunale che caratterizzano il viaggio nella storia del celebre pontefice e le azioni tese a nobilitare le radici di campagna: la casa Tafania, tra le colline di Spoiano, appena fuori Barberino, dove la leggenda narra che un antico casolare gli abbia dato i natali, la pieve del Borghetto a Tavarnelle all’interno della quale è riposto lo stemma con i tre tafani, simbolo originario della famiglia Barberini, la chiesetta di San Bartolo, posta all’interno del castello di Barberino Val d’Elsa che ospita gli stemmi della trasformazione.
All’esterno dell’edificio compaiono le tre api, all’interno i tre tafani su sfondo blu, stemmi che originariamente erano custoditi nella chiesa di San Bartolomeo e presso lo Spedale dei Pellegrini, e infine lungo via Francesco da Barberini, sulla facciata del palazzo Corsini, famiglia che nell’Ottocento si imparentò con i Barberini, dove spicca un’altra rappresentazione araldica dominata dalla presenza di tre api.
In alcuni stemmi è ancora visibile l’intervento degli scalpellini che papa Urbano VIII inviò per rimuovere gli stemmi in pietra con i tafani e staccare il simbolo delle forbici che attestavano il mestiere praticato dagli avi.
“L’obiettivo del nostro percorso è quello di valorizzare, promuovere e approfondire le origini barberinesi di uno dei più illustri personaggi della storia italiana – dichiara il Sindaco David Baroncelli - Papa Urbano VIII, al secolo Maffeo Vincenzo Barberini, la cui famiglia potente e fortemente radicata nel territorio diede nome al borgo di Barberino Val d’Elsa”. Una famiglia che non fu certamente avara nel produrre generazioni di talenti della letteratura come quelli che si sono affermati nel corso dei secoli ed in particolare in epoca medievale.
“I Barberini furono prolifici di grandi menti – aggiunge il primo cittadino – basti citare il giureconsulto e poeta Francesco da Barberino e il copista dantesco Francesco di Ser Nardo”. Ma Maffeo Vincenzo Barberini li superò tutti, fu eletto capo della chiesa fino alla sua morte, avvenuta nel 1644 e ricordato dai romani con il detto “quod non fecerunt i barbari fecerunt i barberini”.
L’”ape attica”, come sono soliti definirlo i contemporanei, ha lasciato un segno permanente nella storia.
Nobilitazione riuscita.
Le api hanno vinto sui tafani ma la vera storia, conosciuta e testimoniata a Barberino Val d’Elsa, è quella che racconta la contemporaneità volta a rivelare le molteplici sfumature di Urbano VIII.
IL COMITATO NAZIONALE IV CENTENARIO DALL'ELEZIONE PAPALE DI URBANO VIII
L’attività Comitato Nazionale per le celebrazioni del IV centenario dell’elezione papale di Urbano VIII (1623-2023), presieduto dal Prof. Massimo Carlo Giannini (Università degli Studi di Teramo – Universidad Complutense de Madrid) si svolge tra la Toscana e Roma, attraverso la realizzazione di una serie di iniziative culturali e scientifiche realizzate dai vari partner.
Si segnala in particolare il grande convegno internazionale che si terrà a Roma nei giorni 6-7-8 maggio 2024 dal titolo “Il mondo mediterraneo e Roma: connessioni e conflitti durante e oltre l’età di Urbano VIII (1623-1669)”.
GLI ALTRI EVENTI TRA MOSTRE, CONVEGNI E CONFERENZE
Sono numerosi gli eventi che sono stati organizzati in occasione dei 400 anni dall'elezione al soglio pontificio di papa Urbano VIII che ricorre nel 2023.
Due mostre sono state organizzate dal Museo Galileo di Firenze e patrocinate dal Comitato nazionale Urbano VIII.
Si tratta dell’evento “La Città del Sole. Arte barocca e pensiero scientifico nella Roma di Urbano VIII a Palazzo Barberini (Roma)” dal 16 novembre 2023 all’11 febbraio 2024 e dell’iniziativa “Splendori celesti. L’osservazione del cielo da Galileo alle onde gravitazionali a Firenze negli spazi dell’ex dormitorio di Santa Maria Novella”, in programma dal 16 dicembre 2023 al 17 marzo 2024.
Nell’ambito delle celebrazioni per il 400° anniversario dell’assunzione al trono di papa Urbano VIII Barberini, l’Istituto Nazionale di Studi romani, in collaborazione con il Comitato Nazionale Celebrazioni dell’Elezione di Urbano VIII, organizza il 5 dicembre 2023 un convegno internazionale (in modalità “da remoto”) sul tema I nunzi di papa Barberini nella Rzeczpospolita dei Wasa (Zygmunt III e Władysław IV).
Nel lungo governo di papa Urbano VIII Barberini uno sguardo del tutto particolare è rivolto dalla Santa Sede all’area geo-politica della Rzeczpospolita per motivi soprattutto di fede e di difesa degli interessi della chiesa di Roma contro gli “scismatici” moscoviti e gli infedeli ottomani a sud, lo scontro tra chiesa uniate e chiesa ortodossa ucraina, senza dimenticare i timori del pontefice rispetto all’eresia luterana e calvinista così ampiamente presente in parte della Rzeczpospolita.
Una politica estera da studiare attraverso la corrispondenza diplomatica che coincide con l’ultimo anno del regno dell’anziano Zygmunt III Wasa [1597-1632], e in buona parte con quello di suo figlio Władysław IV Wasa [1632-1648].
L’iniziativa si tiene presso la sede romana dell’Istituto Nazionale di Studi romani.
Altro evento di rilievo è il convegno di studio organizzato dalla Facoltà di Teologia dell’Italia centrale di Firenze “Urbano VIII: aspetti e momenti di un pontificato del Seicento” con gli interventi di Fabio Tonizzi (Facoltà Teologica dell’Italia Centrale), Francesco Tacchi (Università di Venezia), Massimo Mancini O.P. (Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna) e Gilberto Aranci (Direttore dell’Archivio dell’Arcidiocesi di Firenze).
L’iniziativa è prevista giovedì 14 dicembre alle ore 15.00 nell’Aula Magna Giovanni Benelli della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (piazza Torquato Tasso 1/A Firenze). Ingresso libero.
Ufficio Stampa associato del Chianti fiorentino
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