La comunità sancascianese accoglie con emozione il ‘ritorno a casa’ dell’Immacolata Concezione

Un progetto di interventi culturali, artistici e comunicativi

Data:

29 Luglio 2024

Tempo di lettura:

3 min

Immacolata Concezione

Descrizione

San Casciano, 29 luglio 2024

Il dipinto seicentesco dell’Immacolata Concezione, tela salvata dagli orrori della guerra, è tornata a casa ed una comunità emozionata, ancora piena di ricordi, rispetto per la storia e amore per l’arte, l’ha accolta nella sala del Museo Giuliano Ghelli di San Casciano dove la prestigiosa opera è stata esposta temporaneamente. Un tesoro che il Comune di San Casciano in Val di Pesa, insieme alla Parrocchia di Sant’Andrea in Percussina, ha contribuito a scoprire, valorizzare e restituire alla comunità. A distanza di 80 anni riaffiorano dal passato le origini, la singolare storia dell'Immacolata Concezione, proveniente dall’Oratorio della Concezione di San Casciano, detto il Chiesino, edificio sacro andato distrutto nella tragica estate del ‘44.  Fu un parroco, don Pietro Trentanove, che nei drammatici momenti del passaggio del fronte portò alla distruzione di gran parte del paese e dello stesso Chiesino, a mettere in salvo l'Immacolata Concezione.

Dopo essere stata restaurata ad opera della comunità di Sant’Andrea in Percussina, la tela dell'Immacolata Concezione (1655 – 1660 circa), proveniente dalla parrocchia del borgo, è stata posta al centro di un percorso di studio e ricerca, curato dallo storico dell'arte Federico Berti che ha attribuito l'opera al pittore fiorentino Giovanni Montini (1613-1673), allievo di Jacopo Vignali. La tela raffigura Maria, sospesa nel cielo e accompagnata da due angioletti, con la veste bianca arricchita alla vita da un nastro azzurro, ritratta mentre schiaccia col piede un serpente, metafora cristiana dell'essere nata senza peccato.

“Lo studio ha permesso di scoprire – dichiara il sindaco Roberto Ciappi - che il dipinto, proveniente dalla parrocchia di Sant’Andrea in Percussina, un tempo ornava l'altare dell'Oratorio di San Casciano, noto con il nome del Chiesino, un edificio sacro di origine seicentesca, addossato su una delle torri delle mura medievali. E’ stato importante per noi viaggiare sulle tracce delle origini di questa opera che si lega intimamente alla nostra comunità e al suo rapporto con l’arte al tempo della guerra”.

La presentazione dell’Immacolata Concezione e il suo temporaneo trasferimento nel museo sancascianese è stata organizzata in occasione dell'ottantesimo anniversario della Liberazione di San Casciano in Val di Pesa. L’evento è stato accompagnato dalla realizzazione della mostra interattiva “Storie Liberate - Il Chiesino” e dalla presentazione della pubblicazione del volume “L'Immacolata Concezione del Chiesino". Un'opera salvata in tempo di guerra da San Casciano a Sant'Andrea in Percussina 1944-2024” a cura di Nicoletta Matteuzzi con un saggio di Federico Berti (Masso delle Fate, 2024) e i contributi di Don Andrea Bigalli e Giovanna Bigalli, Sara Gremoli, Angela Matteuzzi e Lucia Cioppi. Il libro è un progetto realizzato con il contributo del Consiglio regionale e il contributo della parrocchia di Sant'Andrea in Percussina. Le immagini storiche sono quelle provenienti dall'archivio del Gruppo La Porticciola; quelle dell’opera sono di Claudio Giusti

Il Comune ha realizzato anche un percorso culturale che si avvale della tecnologia digitale e della realtà aumentata. In occasione dell’inaugurazione dell’opera sono stati presentati i primi due pannelli interattivi, corredati di Qr Code, posizionati nei pressi del torrione e di piazza delle Erbe, con la narrazione audio curata da Tiziana Giuliani e i suoi allievi e le immagini dell’associazione La Porticciola. I pannelli consentono di accedere ad un’ampia sessione di contenuti digitali che riproducono la tridimensionalità del Chiesino, raso al suolo, e le storie connesse all’edificio con un focus sulla tela dell’Immacolata Concezione e la statuetta di gesso che raffigura la Madonna di Lourdes, anch’essa salvata quasi miracolosamente durante il passaggio del fronte e oggi posizionata lungo le mura medievali di San Casciano.

"Un progetto ampio, caratterizzato da più strumenti e interventi culturali, artistici e comunicativi – ha aggiunto Nicoletta Matteuzzi, coordinatrice del Sistema Museale Chianti Valdarno, nonché direttrice del Museo Ghelli - che mira a ridare vita ad un’opera che già ottant’anni fa era considerata una testimonianza identitaria da tutelare e conservare. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno preso parte e reso possibile la pubblicazione del volume e i tanti aspetti di questa operazione culturale ed in particolare alla comunità di Sant’Andrea in Percussina che attraverso il restauro ha dato avvio all’intera ricerca”.

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Ultimo aggiornamento

12/12/2024 - 16:37