San Casciano in Val di Pesa, 21 gennaio 2025
In qualità di madrina dell'evento non poteva che essere lei, la celebre scrittrice e poetessa Maria Grazia Calandrone, la prima a mettere nero su bianco, a riportare il proprio nome sulla pergamena che ha ufficializzato la nascita del Patto per la Lettura di San Casciano in Val di Pesa. L'autrice, due volte finalista al Premio Strega, nel 2021 e nel 2023, rispettivamente con i volumi “Splendi come vita” e “Dove non mi hai portata”, è stata al centro dell'iniziativa, promossa e organizzata dal Comune, con la quale la giunta Ciappi ha inaugurato l'impegno collettivo dei primi 140 firmatari (numero in costante crescita), tra cittadini, associazioni, Circoli, librai, gruppi di volontarie e volontari che collaborano con la biblioteca, case editrici, testate giornalistiche, invitati ad entrare formalmente nella rete civica incentrata sui valori culturali, sociali e inclusivi del mondo della lettura. A veder nascere il Patto per la Lettura, strumento riconosciuto dalla Legge 15/2020, è stato uno dei luoghi più significativi della cultura sancascianese, il Teatro comunale Niccolini, dove tante cittadine e cittadini si sono ritrovati per stringere una nuova relazione con la cultura del libro.
“Siamo felici della riuscita dell'evento – ha commentato l'Assessora alla Cultura Sara Albiani - si tratta di un primo passo importante che sancisce una sinergia, già profondamente radicata nel nostro territorio, che fa leva sulla partecipazione e il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati a rendere la promozione della lettura e le sue finalità interculturali uno strumento di crescita condiviso e diffuso”.
Il Patto per la Lettura di San Casciano è sempre aperto e vi possono aderire istituzioni pubbliche, biblioteche, case editrici, librerie, autori e lettori organizzati in gruppi e associazioni, scuole, imprese private, associazioni culturali e di volontariato, Rsa, fondazioni bancarie.
“Un'ulteriore operazione con la quale investire nella funzione plurale della cultura, intesa sia come decisivo elemento di arricchimento sociale di ciascuno sia come motore di sviluppo di un intero territorio – dichiara il Sindaco Roberto Ciappi – il Patto per la Lettura è un percorso che offrirà nuovi stimoli, opportunità ed esperienze di cittadinanza attiva e a San Casciano prende vita con la consapevolezza che l'obiettivo dell'amministrazione comunale è quello di continuare ad accompagnare, sostenere e affiancare i linguaggi e le espressioni della dimensione culturale, è dare una risposta alla vita che cambia, alle esigenze che si allineano ai tempi contemporanei”. L'iniziativa è stata organizzata ed è coordinata dall'ufficio Cultura del Comune, in particolare dai bibliotecari Marco Rossetti, Gianna Bigi, il responsabile del Servizio Cultura Leonardo Baldini e la dipendente Sara Gremoli.
Con ., sul palcoscenico del Niccolini, si è tenuto un dialogo, intimo e toccante, che ha permesso di approfondire la ricca e variegata esperienza dell'autrice, nel campo della poesia e della scrittura artistica. Partendo dal suo ultimo romanzo “Magnifico e tremendo stava l'amore”, pubblicato per Einaudi nel 2024, ispirato ad una storia vera di cronaca nera, l'incontro, caratterizzato da domande e riflessioni, condivise con il pubblico, ha acceso un riflettore sul potere della poesia nella società contemporanea. Riportiamo in sintesi un estratto dell'intervista, condotta da Cinzia Dugo, ufficio stampa dell'Unione comunale del Chianti fiorentino.
Innanzitutto le chiediamo come e quando scopre l’amore per la poesia…
Scrivo da quando avevo 14 anni, ho sempre tenuto per me le mie poesie, i miei testi, non volevo che nessuno li leggesse, poi ho scoperto la gioia di scrivere per condividere, e ho iniziato a pubblicare i miei romanzi da adulta.
Il potere della parola poetica nella società contemporanea. Pensa possa promuovere un cambiamento culturale o sociale?
Senza dubbio, la poesia che solo apparentemente sembra non serva a nulla, riesce invece a svelare molti aspetti della tua personalità, della tua ricerca, del tuo viaggio esistenziale, è uno strumento espressivo di grande efficacia e potenza emotiva, tocca le corde più profonde dell’animo umano, permette di dire e risvegliare sentimenti, valori, di cui il mondo avverte un bisogno urgente. La poesia è resistenza, è solidarietà, è connessione, è unità di intenti, è empatia, è ricerca di un sé migliore, capace di dialogare con gli altri e il mondo.
C’è un legame tra poesia e autobiografia?
Molti dei miei lavori presentano aspetti autobiografici, ho volontariamente affidato alla scrittura il racconto delle fasi cruciali della mia vita. L’esperienza personale, i momenti più complessi segnati dal dolore, hanno necessariamente influenzato la scrittura anche se credo che il comune denominatore dei miei romanzi sia la serenità, una buona dose di accoglienza mista a consapevolezza è ciò che intendo trasmettere alle lettrici e ai lettori.
La sua è una prova, una testimonianza letteraria inedita, che mescola narrativa e poesia...
E' stata un'evoluzione stilistica, avvenuta durante la pandemia, ho iniziato a scrivere romanzi inserendo brani poetici. Una svolta significativa che mi ha permesso di comprendere quanto fosse importante per il mio percorso creativo l'arte della parola, una forma espressiva che aiuta a rischiarare le zone d'ombra e a sciogliere i nodi, ad investigare, capire, perdonare. Il tema della compassione, la capacità di identificarsi nei sentimenti, nelle storie, nei percorsi, il bisogno di conoscere e stare dentro e al fianco dell'animo umano è il tratto distintivo del mio rapporto con la scrittura.