San Casciano in Val di Pesa, 25 gennaio 2022. Saranno due docenti universitarie, esperte in Storia contemporanea, Valeria Galimi e Francesca Cavarocchi, dell'Università degli Studi di Firenze, le protagoniste dell'incontro che il Comune di San Casciano in Val di Pesa ha organizzato in occasione del Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale istituita per commemorare le vittime dell'Olocausto. Il 27 gennaio 1945 fu il giorno in cui i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, situato in Polonia, nei pressi di Cracovia ai confini con la Germania, vennero abbattuti dalla sessantesima armata dell'esercito sovietico. A 77 anni dal ‘giorno’ che passò alla storia come l’evento che sancì la fine della persecuzione nazifascista nei confronti del popolo ebraico il Comune di San Casciano promuove un evento nella sala conferenze "Lucia Bagni", previsto venerdì 28 gennaio alle ore 17, per affrontare il tema del razzismo, della violenza e della persecuzione perpetrata in particolare nei confronti delle persone omosessuali nella Germania nazista.
“Come riferisce Liliana Segre – dichiara l’Assessora alla Cultura Maura Masini - la memoria è il miglior vaccino all’indifferenza, con questo evento vorremmo ancora una volta amplificare il senso e il valore del ricordo e invitare tutta la comunità a non dimenticare la dimensione di dolore, angoscia e morte universale che l’Olocausto ha portato nella vita e nell’identità spezzata del popolo ebraico e di quelle tantissime persone, diversamente abili, Rom e Sinti, di differente orientamento sessuale, costrette a subire la barbarie e la crudeltà del genocidio nazista”.
L'iniziativa sarà preceduta, a partire dal 27 gennaio e fino al 4 febbraio, da un programma di spettacoli riservati agli studenti del territorio che ripercorre e pone al centro la drammatica vicenda della famiglia Modigliani, una famiglia di ebrei residente a San Casciano, perseguitata dai nazisti tra il 1943 e il 1944. La storia è stata ricostruita e messa in scena per la prima volta grazie ad un lungo lavoro di ricerca e scrittura drammaturgica, ideato, diretto e interpretato dall’attrice e regista Tiziana Giuliani. Il testo, vincitore del Premio nazionale Giacomo Matteotti nel 2020, conferito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, si intitola “Via Roma 34. Il gioco interrotto. La famiglia Modigliani tra Firenze e San Casciano, 1943-1944”. L’autrice Tiziana Giuliani si è avvalsa del supporto dell’associazione Sgabuzzini Storici, della collaborazione del Comune di San Casciano in Val di Pesa, dell’Istituto storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea di Firenze, dell’Associazione La Porticciola, della Comunità Ebraica di Firenze e delle testimonianze degli stessi cittadini.
Alle iniziative è possibile accedere esclusivamente tramite Green pass. Info: Biblioteca Comunale San Casciano in Val di Pesa - tel. 055 8256380.
Approfondimento:
Valeria Galimi è professore associato di Storia contemporanea all’Università di Firenze. Dottore di ricerca presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha svolto attività di ricerca e di insegnamento in molte università e centri di ricerca in Italia, Francia, Israele e Stati Uniti. Si occupa di storia della Francia contemporanea, di antisemitismo europeo, di fascismi, di storia culturale e sociale della seconda guerra mondiale e delle sue eredità. Si interessa di comunicazione della ricerca storica ed è docente del Master di Public History (Università di Milano-Fondazione Feltrinelli). Membro del Joint Admissions and Examination Committee dell’EMJMD History and the Public Sphere (HIPS), Action KA1-Partnership with Japan, dell’Unità di ricerca Sagas Modern Transcultural studies e del Centro interuniversitario di Storia globale Globhis. Fra le sue pubblicazioni: L’antisemitismo in azione. Pratiche antiebraiche nella Francia degli anni Trenta, Unicopli 2006, 2019; Sotto gli occhi di tutti. La società italiana e le persecuzioni contro gli ebrei, Le Monnier 2018. Fa parte di Passato e presente dal 2006, prima come redattrice, poi come corrispondente, membro della Direzione e, dal 2019, del Comitato di coordinamento.
Francesca Cavarocchi ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia d'Europa all’Università di Bologna ed è stata borsista/assegnista di ricerca presso le Università di Bologna, Teramo e Udine; attualmente è docente a contratto di Storia contemporanea presso l'Università di Firenze. Fra i suoi interessi di ricerca l’antisemitismo in Italia da un punto di vista storico e sociologico, la politica estera fascista, la memoria dei fascismi in Europa, la tutela del patrimonio culturale nell’Italia del ‘900. Fra le sue pubblicazioni Avanguardie dello spirito. Il fascismo e la propaganda culturale all’estero (Roma, Carocci, 2010) e, con Elena Mazzini, La Chiesa fiorentina e il soccorso agli ebrei. Luoghi, istituzioni, percorsi (1943-1944) (Roma, Viella, 2018).