BARBERINO TAVARNELLE, 24 marzo 2022. Il nome già di per sé avrebbe evocato un particolare significato, una necessità mondiale, in questo momento storico, così complesso e travagliato. E sarebbe stata senza ombra di dubbio una buona ragione per far riecheggiare Emanuele Pace nell’universo. Ma è grazie ai meriti, alle competenze, alle opere e ai progetti realizzati e condotti nella cultura e nella ricerca scientifica che l’astrofisico di origine romana, residente in Toscana da molti anni, alla guida dell’Osservatorio polifunzionale del Chianti fiorentino, si è conquistato un angolo nello spazio. Occhi e obiettivi puntati sull’asteroide 114608 2003 DC7 che da qualche giorno ha un nome e tutti nel presente e nel futuro potranno chiamarlo Emanuelepace.
Come accade per le strade anche i pianeti possono vantare delle intitolazioni prestigiose e assumere un’identità terrestre prendendo il nome di grandi uomini e grandi donne che si contraddistinguono per il loro contributo al progresso della comunità scientifica internazionale. Il nome di Emanuele Pace, proposto dall’astronomo Mario Di Martino, è entrato nel cosmo e da qualche giorno brilla insieme ai grandi, tra Marte e Giove, orbitando non lontano dalla Terra, con la luce che emana il ‘suo’ pianeta. Il corpo celeste, scoperto dagli astronomi dell’Osservatorio di Campo Imperatore nel 2003, è uno dei pianeti minori talmente luminoso da poter essere osservato dal telescopio Marcon dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti fiorentino, tra i più grandi e potenti d’Italia.
La decisione di battezzare l’asteroide con il nome di Pace è stato stabilito dall’International Astronomical Union e pubblicato sul bollettino ufficiale anche grazie al sostegno dell’astrofisico Fabrizio Bernardi. “Sono felicissimo di questo riconoscimento - commenta l’astrofisico Emanuele Pace – per me rappresenta non solo un motivo di vanto ma il frutto di un percorso che nasce da una passione radicata per lo studio delle stelle alimentata giorno dopo giorno dalla fiducia e dal sostegno professionale e umano di tutte le persone con le quali ho avuto la fortuna di lavorare, in primis la mia famiglia”. “Siamo orgogliosi di poter collaborare con un grande professionista come il professor Emanuele Pace – commenta il Sindaco David Baroncelli - una persona che stimiamo profondamente, con lui il nostro Osservatorio ha mosso i primi passi e adesso si attesta come uno dei punti di riferimento su scala internazionale per la formazione e la ricerca nello studio degli esopianeti, l’Osservatorio che conta varie stazioni come quella geosismica, ambientale, astronomica e meteo, è cresciuto grazie alle capacità e al talento di Emanuele Pace che ha attivato una stretta relazione tra la struttura e l’attività di formazione rivolta alle nuove generazioni e ai futuri astrofisici”.
L’asteroide Emanuelepace è di 4 km come massima dimensione e orbita ad una distanza media dal sole di 3 unità astronomica. Si trova nella fascia degli asteroidi tra Marte e Giove anche se nella sua distanza minima dal Sole arriva a poco più di 2 unità astronomiche. Emanuele Pace, classe 1964, è docente di Tecnologie spaziali e Laboratorio Astrofisico all’Università di Firenze, ricopre il ruolo di Project Manager nel contributo italiano all’ Esa per la missione Ariel e lo studio delle atmosfere degli esopianeti, è da oltre dieci anni responsabile scientifico dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti fiorentino, di proprietà del Comune di Barberino Tavarnelle.