BARBERINO TAVARNELLE, 10 aprile 2022. Un luogo unico da vivere come un museo a cielo aperto, un percorso da condividere con la comunità tracciato da oltre duecento istantanee che celebrano la bellezza, l’armonia, le radici millenarie del patrimonio artistico e storico architettonico di Barberino Tavarnelle. Nel libro fotografico "Barberino Tavarnelle: un museo a cielo aperto" di Mario Bicchi, presentato questo pomeriggio nella Pieve di San Pietro in Bossolo, c’è tutto l’amore del cittadino per il suo territorio. Un vero e proprio invito a camminare idealmente e fisicamente, a cimentarsi nella scoperta di opere d'arte, chiese, oratori e borghi. Con questa pubblicazione Mario Bicchi si rivela narratore per immagini, sensibile e attento ai dettagli. I suoi molteplici ‘obiettivi’ mostrano la grande bellezza di Barberino Tavarnelle, terre uguali e diverse allo stesso tempo che si lasciano contemplare come un “museo a cielo aperto”.
Il volume contiene un’ampia raccolta di immagini che propongono un viaggio nella memoria e nella contemporaneità in cui, oltre al concetto dello spazio è espresso magistralmente il tema del tempo. L’opera d’arte, chiamata territorio, firmata dalle tante mani che nel passato hanno scandito con sacrificio le tappe della sua crescita, è un patrimonio da conservare, tutelare e valorizzare nel segno della biodiversità e della sostenibilità.
“Con il suo pensiero e la sua acuta sensibilità per l’estetica del paesaggio – commenta il Sindaco David Baroncelli – l’autore ci lascia entrare in una pregiata area della Toscana, custode di una tradizione millenaria che ha costruito ponti di pietra e di relazioni, ha tracciato vie e passaggi centrali, ha offerto ospitalità, ha dato vita ad un luogo connotato da tratti identitari comuni”. “Attraverso la tecnica comunicativa ed espressiva della fotografia, Mario Bicchi sottolinea che il messaggio da cogliere in ogni momento della nostra vita è l’utilizzo consapevole del tempo”. “L’impegno di ognuno di noi – conclude il primo cittadino - è continuare ad alimentare il vissuto di questa straordinaria ‘tela’ con rispetto per ciò che è stato e lungimiranza per ciò che insieme, come comunità coesa e inclusiva, riusciremo a realizzare”.