Il capocontrada Giulio Nesi: “Ci siamo concentrati sulla caratterizzazione del protagonista di cui emerge il vigore morale, la resilienza, il talento scientifico, scatenati da un dolore profondo, la perdita della sorella”
San Casciano in Val di Pesa, 22 marzo 2023
Nasce come un sogno, una visione onirica che si sviluppa e si traduce in un obiettivo realizzato con la forza interiore, la determinazione, la voglia di superare il dolore e le difficoltà.
Aiutare i più fragili a guarire, superando gli stereotipi e i pregiudizi della superstizione, affidandosi ai metodi empirici della scienza per conoscere e curare le malattie.
Quello di Taddeo Alderotti, personaggio che si affermò come il più grande medico del Medioevo vissuto nel 1200, citato persino da Dante nel Paradiso e nel Convivio, è un desiderio coltivato sin dall'infanzia che, nonostante gli ostacoli e le privazioni della vita, cresce e trova la sua massima espressione in un'ispirazione del passato e in un percorso di saperi in bilico tra realtà, credenze e magia, un viaggio che fa appello alla scienza e alla cultura astronomica del Medioevo.
Taddeo Alderotti (Firenze, 1215 – Bologna, 1295) fu uno scienziato e filosofo, medico e anatomista, autore di uno dei primi testi di medicina in lingua volgare, il “Della conservazione della salute”.
È questa la storia, infarcita di fatti realmente accaduti e ricostruzioni fantasiose, che ha deciso di raccontare e mettere in scena la Contrada del Giglio in occasione dell'undicesima edizione del Carnevale Medievale Sancascianese, in programma domenica 26 marzo. Alcuni dettagli dell'interpretazione che i contradaioli allestiranno al cospetto della giuria in piazza della Repubblica, lungo le mura medievali di San Casciano in Val di Pesa sono svelati dal capocontrada Giulio Nesi.
“Le vicende biografiche di questo straordinario personaggio vissuto nel XIII secolo hanno ispirato il nostro racconto teatrale che ripercorre la vita del medico sin dall’età dell’infanzia - dichiara il capocontrada - mettiamo in scena la fame di conoscenza del giovane, l'inclinazione allo studio dell’adulto, all'attività di ricerca e approfondimento sull’uomo e la natura, volti ad individuare e applicare le potenzialità della medicina nella cura della persona e nella tutela della vita umana”. “Ci siamo concentrati – precisa - sulla caratterizzazione del protagonista di cui emerge il vigore morale, la resilienza, il talento scientifico, scatenati dalla perdita della sorella”. “È con il supporto di altri grandi personaggi che Taddeo Alderotti - aggiunge il capocontrada - riesce a mettere a frutto le nozioni acquisite e sperimentate e ad esprimere quel ‘genio innato’ che lo rese celebre, Alderotti divenne il medico più accreditato del suo tempo”. Il messaggio insito nel testo drammaturgico, composto a più mani dalla Contrada del Giglio, si lega al tema della perseveranza. “Chi non smette di sognare - rimarca - ma impara a credere in se stesso e a perseguire un obiettivo realizzerà prima o poi ciò che desidera, è un concetto che intendiamo trasmettere soprattutto ai più giovani”.
Il capocontrada Giulio Nesi si abbandona poi all'entusiasmo dell'esperienza vissuta e condivisa con i contradaioli dopo la battuta d'arresto legata alla pandemia. “Il Carnevale medievale sancascianese – commenta - è per noi tutto ciò che si sviluppa prima del 26 marzo, è una somma di emozioni, sentimenti che crescono durante le prove, nella fase della realizzazione dei carri, mentre si inventa e si scrive la storia e si coltiva quel senso di appartenenza ad un gruppo che evolve in una bellissima storia di amicizia e partecipazione”. “Non abbiamo ancora sfilato ma ci sentiamo già vincitori, abbiamo in qualche modo superato la sfida - conclude Nesi - il Carnevale ci ha fatto ritrovare, ci ha stimolato, ci siamo messi in gioco e ci siamo riabbracciati dopo tre lunghi anni, domenica sarà una grande festa e il bisogno di ridere e riprovare gioia nello stare insieme sarà senza dubbio ripagato". L’iniziativa è organizzata dall’associazione Contrade Sancascianesi, presieduta da Ilena Cappelli, in collaborazione con il Comune, la Pro Loco, il Centro commerciale naturale La dolce Gita e il contributo di ChiantiBanca.
Ufficio Stampa associato del Chianti fiorentino