Fiammetta Borsellino ha incontrato gli studenti di San Casciano

E' stata ospite di un incontro promosso e organizzato dal Comune in collaborazione con l’IC “Il Principe”

Data:

19 Dicembre 2023

Tempo di lettura:

4 min

immagine incontro con Fiammetta Borsellino

Descrizione

Il Sindaco Roberto Ciappi: “grazie alle parole di Fiammetta Borsellino gli studenti hanno potuto vivere un’esperienza importantissima, un’occasione di crescita umana e educativa che ha fatto riflettere sull’importanza di attuare nel concreto e nella vita quotidiana i valori costituzionali quali la democrazia, la libertà, la solidarietà

San Casciano in Val di Pesa, 19 dicembre 2023
La cultura, la conoscenza è l’unica arma in grado di sconfiggere le mafie”. Lo diceva il magistrato Paolo Borsellino, vittima della criminalità organizzata, ucciso nella strage di via D’Amelio trentuno anni fa, lo dichiara e lo promuove oggi la figlia Fiammetta, parlando con gli studenti e le nuove generazioni.
Una donna che sulla scia dell’atto d’amore, compiuto dal padre per la sua terra, la Sicilia e la nazione intera, continua a percorrere quella strada coraggiosa, carica di umanità e giustizia che testimonia e diffonde i valori della legalità, portando avanti l’impegno sociale e morale che si nutre di memoria, rispetto, uguaglianza dei diritti.

Fiammetta Borsellino, alla ricerca ininterrotta della verità, ha incontrato trecento studenti di San Casciano per parlare dell’esempio del padre, amico e collega di Giovanni Falcone, e del suo amore per la vita.
E’ avvenuto alcune ore fa, alla presenza del Sindaco Roberto Ciappi, del Dirigente scolastico Marco Poli, della Vice dirigente Carla Ghirlandini, degli Assessori Elisabetta Masti e Ferdinando Maida, tra gli spazi del Teatro Niccolini di San Casciano in occasione di un’iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale e dall’Istituto Comprensivo “Il Principe”. 
All’evento hanno preso parte gli allievi delle scuole primarie di San Casciano, Mercatale e Cerbaia e della scuola media del capoluogo che hanno posto numerose domande all’ospite dopo l’intervento introduttivo condiviso con il pubblico per spiegare le ragioni della sua mission, legata alla cultura della legalità.

“Come la fa sentire parlare del papà che ha perduto così drammaticamente”, “ha paura della mafia, ha ricevuto mai qualche minaccia”, “come descriverebbe il pensiero mafioso”, “che tipo era suo padre”.
Fiammetta Borsellino ha raccontato dell’uomo, del magistrato, del padre dolcissimo che amava stare con i bambini e giocare con loro perché aveva in sé “un piccolo genio ludico e giocherellone”. Parole toccanti sono state spese per ricordare il giorno della strage, quel tragico 19 luglio 1992, il rapporto con il magistrato Giovanni Falcone, e soprattutto la fiducia nel futuro che il padre associava al ruolo dei giovani nella società. “Mio padre diceva sempre che ciò che ci rende liberi è la cultura, non le pistole né le conoscenze tese ad ottenere privilegi o scorciatoie, ma l’istruzione - commenta – che è strumento di vita, di partecipazione, di cittadinanza attiva, questo dovete fare ragazzi, prepararvi ad affrontare la vita con la vostra testa, il vostro pensiero critico, la consapevolezza di quelli che sono i diritti e i doveri, che vi permetterà di fare scelte eque e capire da che parte stare”.

“Siamo stati onorati di accogliere Fiammetta Borsellino, protagonista dell’incontro con le nostre scuole – ha dichiarato il Sindaco Roberto Ciappi – grazie alle sue parole gli studenti hanno potuto vivere un’esperienza importantissima, un’occasione di crescita umana e educativa, un’opportunità preziosa di riflessione e di confronto, con Fiammetta Borsellino abbiamo sottolineato l’importanza di attuare nel quotidiano i valori costituzionali, quali la democrazia, la libertà, l’unità, sui quali si costruiscono i fondamenti di una società solidale, equa e coesa”. 
La testimonianza di Fiammetta ha fatto luce sul percorso del padre, emerso anche attraverso le domande degli studenti che si erano preparati e documentati con il supporto dei docenti, ha puntato a sensibilizzare sul tema della legalità.

Il ritratto di Paolo Borsellino è stato arricchito dal racconto vero, autentico di Fiammetta che ha condiviso generosamente alcuni aspetti della propria vita con i ragazzi e le ragazze. Da figlia, testimone, cittadina. “Ognuno di voi, ragazzi, e di noi adulti deve fare il proprio dovere – ha raccomandato – che non significa solo ottenere voti alti a scuola ma prendersi cura di sé e degli altri, avere a cuore sogni e obiettivi da raggiungere, ascoltare e rispettare chi ci circonda, osservare e riflettere su ciò che ci accade, esprimere gesti e azioni solidali e ricordare la storia, valorizzare la memoria”. “Le persone che hanno pagato a caro prezzo il loro amore per la democrazia, come mio padre, - ha evidenziato - possono continuare a vivere in ognuno di noi, in ogni azione responsabile che contrappone la vita alla morte, in ogni impegno concreto che fa prevalere la libertà sulle mafie e i suoi svariati volti respingendo questi ultimi con convinzione e fermezza”.

“Il progetto di educazione alla cultura della legalità nelle scuole – ha aggiunto il Dirigente scolastico Marco Poli - è fondamentale per infondere nei cittadini del futuro il senso di responsabilità e l’impegno civico, elementi essenziali per la crescita di un modello culturale che compie scelte precise e rifiuta in ogni circostanza l’indifferenza”.

All’iniziativa hanno partecipato anche Teresa Fiume, sorella di Angela una delle cinque vittime della strage di via dei Georgofili, e il Comandante della Stazione dei Carabinieri Maurizio Neri.

Ultimo aggiornamento

05/01/2024 - 14:22