Liberazione di San Casciano. A Rosanna Tacci, testimone e promotrice di cultura della memoria, è stato conferito il Premio Machiavelli
Il riconoscimento è stato consegnato dal sindaco Roberto Ciappi e dal presidente del Consiglio comunale Francesco Volpe
31 Luglio 2023
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Descrizione
Il Sindaco Roberto Ciappi: “un paese senza libertà è come una persona senza respiro, Rosanna e il padre Dante sono una testimonianza di immenso valore, sacrificio, impegno, onestà spesi in nome della libertà”
San Casciano in Val di Pesa, 31 luglio 2023
L'amministrazione comunale di San Casciano ha celebrato il 79mo anniversario della Liberazione dall’oppressione nazifascista, avvenuto lo scorso 27 luglio, con una serata speciale dedicata a Rosanna Tacci, figlia dell'antifascista Dante Tacci, testimone preziosa delle drammatiche vicende che legano San Casciano in Val di Pesa al secondo conflitto mondiale, attiva promotrice della storia e della cultura della memoria.
Il Premio Machiavelli, conferito annualmente dall’amministrazione comunale ai cittadini e alle cittadine che si sono distinti per meriti e risultati di eccellenza ottenuti nel settore culturale, sociale, sportivo, artistico, politico, è stato consegnato a Rosanna Tacci dal Sindaco Roberto Ciappi e dal Presidente del Consiglio Comunale Francesco Volpe.
“I valori conquistati di libertà e democrazia – ha detto il Sindaco Roberto Ciappi – che caratterizzano la storia di San Casciano e del nostro paese saranno sempre indissolubilmente legati ai percorsi di vita di Dante e Rosanna Tacci, li considero entrambi un patrimonio di conoscenza di immenso valore che deve essere conosciuto, diffuso, trasmesso soprattutto alle nuove generazioni come testimonianza di sacrificio, impegno, onestà spesi in nome della libertà, un paese senza libertà è come una persona senza respiro, Dante e Rosanna Tacci testimoniano la storia del nostro paese”.
Alla consegna del Premio Machiavelli erano presenti gli Assessori di San Casciano Maura Masini, Ferdinando Maida, Moreno Cheli, Elisabetta Masti, un nutrito gruppo di alcuni Consiglieri comunali, il Consigliere regionale Massimiliano Pescini e l'Assessore Giampiero Galgani di Barberino Tavarnelle.
Nel corso della serata che è stata celebrata nell’arena entro le mura, alla presenza di un folto pubblico, Rosanna ha raccontato la sua storia con grande emozione e lucidità.
A 87 anni la cittadina, fondatrice con il marito Silvano Callaioli e altri sancascianesi del Progetto Irene per la valorizzazione della memoria, continua ad avere la forza e il coraggio di raccontare l'ingiusta verità di un'infanzia rubata dal Fascismo, di una vita di bambina infelice, discriminata, isolata, diversa. “Mio padre, oppositore al fascismo – ha commentato - fu torturato, carcerato, condannato, perseguitato dal regime perché considerato un sovversivo, con l'interdizione dai pubblici uffici. Come Sandro Pertini, fu uno dei pochissimi a rifiutare la grazia concessa dal Duce”. Rosanna, una bambina amata dai genitori, ma dagli altri esclusa perché figlia di un perseguitato politico ebbe un'infanzia infelice, caratterizzata da umiliazioni, povertà, discriminazioni, sofferenze atroci. “Ero solo una bambina – ha proseguito - che amava infinitamente il padre di cui sin da allora riconosceva l'onestà, l'integrità morale, ero una bambina che non voleva rinunciare all'affetto del babbo, neppure nel clima di terrore e povertà in cui eravamo costretti a vivere”.
“Non avevamo giocattoli – ha aggiunto - l'unico dono era quello della pace, ritrovata dopo la Liberazione, l'essere tornata alla vita che per me coincise con la prima Comunione, da allora in poi cominciai a sentirmi meno diversa e più uguale agli altri”.
Dante Tacci è nato a San Casciano nel 1896, era iscritto da socialista al Pci. Per la sua attività di opposizione al regime fascista nel 1928 fu condannato dal Tribunale Speciale fascista.
Dopo la Liberazione fu uno dei promotori del Comitato Nazionale di Liberazione della Toscana.
Morì all'età di 93 anni.
Remo Ciapetti ha dedicato un libro alla sua vita: "Dante Tacci: memorie di un antifascista, 1910-1944".
Rosanna ogni anno si reca nelle scuole del territorio per raccontare la sua storia.
E la sua esperienza, complessa e difficile, diventa lezione di vita per tutti, soprattutto per le nuove generazioni.
Ufficio Stampa associato del Chianti fiorentino
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