Descrizione

Le neo-mamme che hanno un contratto di lavoro, nel periodo in cui sono in maternità, ricevono una indennità pagata dal datore di lavoro e che dipende dalla busta paga prevista nel contratto.
L'assegno di maternità del Comune esiste per sostenere le mamme che non hanno un contratto di lavoro, in modo che anche loro possano beneficiare di un sostegno economico: in questo caso il contributo è di € 2.020,85 (€ 404,17 moltiplicati per 5 mesi) per ogni figlio nato.
L'assegno di maternità esiste anche per sostenere le mamme che hanno un contratto di lavoro ma che ricevono una indennità più bassa di € 2.020,85 (sempre per ogni figlio nato): in questo caso le mamme ricevono la differenza tra l'indennità di maternità pagata in busta paga e € 2.020,85.
Nel 2024 il contributo pieno è di € 2.020,85 per ogni figlio nato.
La domanda va fatta dalla mamma, entro 6 mesi dalla nascita del figlio o dall'adozione/affidamento.

Modalità di richiesta

Per richiedere l'aseegno di maternità è necessario:

  • fare l'ISEE aggiungendo il nuovo nato
  • compilare e firmare il modulo per richiedere l'assegno di maternità (diponibile in allegato o presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune)
  • indicare sulla domanda l'IBAN bancario o postale (il conto deve essere intestato o cointestato alla richiedente)
  • allegare una copia del documento di identità. Per extracomunitarie, allegare una copia del permesso di soggiorno che permette di lavorare (se è scaduto, allega la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno)
  • trasmettere il modulo e gli allegati via PEC a unionechiantifiorentino@postacert.toscana.it oppure consegnarlo a mano all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di residenza.

Requisiti del richiedente

Possono richiedere l'assegno di maternità le neo mamme che:

  • sono iscritte all’Anagrafe come residenti;
  • hanno avuto uno o più bambini; oppure hanno adottato uno o più bambini di massimo 6 anni (o massimo 18 se è una adozione internazionale); oppure hanno avuto in affidamento preadottivo uno o più bambini di massimo 6 anni (o massimo 18 se è un affidamento internazionale);
  • sono disoccupate; oppure che hanno un contratto che da diritto a una indennità di maternità INPS più bassa del contributo. In quest’ultimo caso la mamma riceverà la differenza (chiamata “quota parte”) tra l’indennità di maternità INPS ricevuta e € 2.020,85;
  • hanno un ISEE del nucleo familiare valido, che include il nuovo nato, e inferiore alla cifra massima prevista da INPS, che nel 2024 è di € 20.221,13;
  • sono cittadine italiane; oppure cittadine di un Paese dell'Unione Europea); oppure cittadine extracomunitarie con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, o con permesso di soggiorno rilasciato ai fini lavorativi di durata superiore a sei mesi, o con permesso di soggiorno rilasciato per fini diversi dall'attività lavorativa, che consenta di lavorare e autorizzi a soggiornare in Italia per periodi superiori a sei mesi.

Iter procedura

L’ufficio amministrativo dei Servizi Sociali verifica i dati che hai inserito nella domanda e se hai i requisiti, ti avverte se manca qualche documento o informazione, e inserisce i dati della domanda sul sito INPS perché parta la procedura di pagamento.

Vieni avvisata per lettera o mail in caso la domanda venga rigettata, mentre se la domanda viene accolta dovrai solo aspettare il bonifico.

Casi particolari:

  • Se sei una mamma affidataria, alla domanda devi allegare la documentazione che prova l’affido;
  • Se sei una mamma che lavora e dichiara di avere diritto alla “quota parte”, devi allegare una dichiarazione con l’importo dell’indennità di maternità ricevuta in busta paga. La dichiarazione può essere fatta dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale a cui sei iscritta;
  • Se non sei coniugata e non convivi con l’altro genitore, è necessario che presenti l'ISEE minorenni.

Costi

La domanda è gratuita

Tempi

Il Comune inserisce sul sito INPS la richiesta di contributo entro 30 giorni da quando questa viene protocollata.
I tempi di pagamento di INPS possono variare e NON sono sotto il controllo del Comune.

Normativa di riferimento

Legge 23 dicembre 1999, n. 488

Riferimenti e contatti

Ufficio
Ufficio Servizi Sociali
Responsabile
Gilberto Macaluso
Tel
055 055
E-mail
sociale@comune.greve-in-chianti.fi.it

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